Présentation 
Événements 
Liens 
Nouveautés carrello
À paraître 
Normes éditoriales 
Normes pour les curateurs 
Catalogue carrello
Ressources en ligne 
Distributeurs 
Mailing list 
Contacts 
Votre compte
 
 
English   Italiano
Cart Contents  
Traitement des données personnelles

Catalogue

Antiquité Moyen Âge Époque moderne et contemporaine Recherche simple Recherche combinée
CEF455

[Monographie] - Époque moderne et contemporaine


I grandi cantieri del rinnovamento urbano : esperienze italiane ed europee a confronto, secoli XIV-XVI

Collection de l'École française de Rome 455
Roma: École française de Rome, 2011
ISBN: 978-2-7283-0911-5
288 p., pl. n/b et coul.




Version en ligne TORROSSA

État: Disponible
Prix: € 40
Fra il tardo medioevo e la prima età moderna molte città europee sono state teatro di impegnativi programmi di rinnovamento urbano, mirati alla riqualificazione complessiva dell’immagine cittadina. Varie le modalità d’intervento, ma comune l’aspirazione di fondo: la volontà del sovrano di fare dell’abbellimento urbano il cardine materiale e simbolico di un programma di rigenerazione politica complessiva, come se l’aspetto decoroso dell’urbs e il benessere della civitas non fossero che le due facce di una medesima, inestricabile, realtà.
Nel promuovere le loro iniziative le autorità pubbliche si facevano dunque portatrici di valori formali, se non estetici, servendosi del linguaggio architettonico come di un vessillo inalberato in nome delle ragioni del buon governo. D’altro canto queste operazioni richiedevano grossi finanziamenti, e presupponevano la messa a punto di una serie di strumenti e di procedure che esulavano dalla sfera edilizia, e che dovevano tener conto dei contesti politici, sociali e culturali con cui si confrontavano. In tal senso i programmi di rinnovamento non riflettevano solo le aspettative delle autorità, ma finivano per recepire pulsioni sociali più diffuse, che miravano anch’esse ad appropriarsi della scena urbana per tradursi nello spazio e dare visibilità ai nuovi rapporti di forza che andavano affermandosi all’alba della modernità.
Questo libro è dedicato appunto a questo viluppo di volontà progettuali e pratiche di governo, di strategie politiche e aspirazioni identitarie, mirando a farne uno degli oggetti privilegiati di una nuova storia sociale dell’architettura e della trasformazione urbana.