La varietà degli oggetti della devozione e degli oggetti legati al culto, nonché la varietà dei luoghi sacri, dai piccoli santuari rupestri alle grandi chiese mendicanti fino alle monumentali chiese santuariali, meritavano di essere analizzati attraverso la specifica documentazione dei santuari, per individuare committenze individuali e collettive o istituzionali. I contributi presenti nel volume fanno emergere problemi di particolare interesse, che hanno a che fare con l’identità dell’oggetto di culto, variabile nello spazio e nel tempo e dotato di una propria sacralità, come nel caso dei santuari martiriali, oppure che necessita di una legittimazione sacrale se la venerazione si concentra su un’immagine; sempre in relazione all’oggetto di culto, è emerso l’inatteso e affascinante tema della “mobilità”: il santuario è apparso come una realtà viva, che nasce, vive e muore, ma la reliquia spesso resta, cambia la propria funzione, sembra seguire, in stretto rapporto con il territorio, le sue emergenti esigenze politiche e sociali. Con riferimento al progetto di ricerca nel quale si inserisce, quello del Censimento dei Santuari Cristiani d’Italia, questo volume rappresenta una tappa di grande interesse per “leggere” la storia dei santuari in rapporto alla storia complessiva del territorio e contribuisce a sciogliere alcuni dei dubbi terminologici e concettuali.