La storiografia sull’Italia repubblicana e napoleonica è vasta e in continuo rinnovamento, ma mancava finora un suo inquadramento complessivo in forma di atlante. L’Atlante storico dell’Italia rivoluzionaria e napoleonica, frutto del lavoro di una ventina di studiosi, tra storici, geografi e cartografi appartenenti a diverse istituzioni italiane e francesi, mira a colmare questa lacuna. I materiali sono organizzati per questioni tematiche: alcune s’imponevano da sé – territorio, politica, società, economia, cultura, religione –, altre invece – controrivoluzione e insorgenze, città, memoria – sono frutto di scelte interpretative. L’arco cronologico travalica la congiuntura rivoluzionaria e napoleonica in senso stretto contestualizzandola in una più lunga durata. Nonostante le lacune documentarie e l’eterogeneità della produzione storiografica, è stata privilegiata una visuale ampia, cercando di mantenere una visione unitaria a livello della Penisola, anche grazie all’adozione del dipartimento come ambito territoriale di riferimento. I fenomeni studiati nelle diverse sezioni sono stati sottoposti a interrogativi comuni: l’età repubblicana e napoleonica costituisce un periodo unitario? Rappresenta per l’Italia, e in che misura, un momento di cesura con il passato e di snodo aperto verso il futuro, il Risorgimento e una società più aperta e secolarizzata? Quali ne sono gli esiti peculiari nella strutturazione del territorio e nella distribuzione geografica dei fenomeni? In questo Atlante, le carte sono concepite come uno strumento di lavoro passibile di continue integrazioni e miglioramenti, come mezzo per presentare conoscenze acquisite e stimolare nuovi interrogativi. A tal fine, le immagini (carte, diagrammi, grafici) sono associate a testi non puramente descrittivi ma tendenti a collocarle nel contesto storico e storiografico.
Il presente volume costituisce la ristampa dell'edizione pubblicata nel 2013.
Maria Pia Donato è professore associato di storia moderna all’Università degli studi di Cagliari.
David Armando è primo ricercatore presso l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del C.N.R.
Massimo Cattaneo è ricercatore di storia moderna all’Università degli studi di Napoli Federico II.
Jean-François Chauvard , già direttore degli studi per la storia moderna e contemporanea all’École française de Rome, è maître de conférences di storia moderna all’Università di Strasburgo.