Le anfore da trasporto e i vasi in bucchero nero costituiscono una testimonianza privilegiata nei traffici tirrenici nell’ultimo terzo del VII secolo e gran parte del VI secolo a. C. Durante questo arco cronologico, le ceramiche fini a parete chiara rappresentano senza dubbio una documentazione archeologica di grande rivelanza. Se per le ceramiche a decoro figurato esistono, però, numerosi saggi che ne analizzano i temi stilistico-iconografici, al contrario, per quelle a decoro lineare, subgeometrico o a fasce - molto più numerose – gli studi risultano abbastanza scarsi. D’altronde, la semplicità e la ripetività dei decori (filetti, bande, linee di punti) che contraddistinguono questo tipo di ceramica non hanno favorito un approccio stilistico. Inoltre, l’attribuzione ad una bottega o ad una determinata produzione è resa ancor più complicata dalla difficoltà nell’identificare i criteri tecnico-formali di differenziazione (pasta, vernice, risalto dei colori). Gli atti del convegno, qui presentati, propongono una prima sintesi di ricerche pluridisciplinari riguardanti questa vasta categoria di ceramiche, a partire dalle due aree culturali più significative per ricchezza e complessità di influenze : l’Etruria meridionale e la Campania.